giovedì 25 novembre 2010

25 novembre


Oggi, 25 novembre, data scelta dall'Assemblea Generale dell'ONU, è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Con questa giornata si vuole ricordare il brutale assassinio avvenuto nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.

La violenza nei confronti delle donne ad oggi è ancora un fenomeno troppo diffuso.
Qualche giorno fa in tv è stato letto un elenco scritto da una ragazzi di 22 anni di Milano, a proposito delle cose che le donne non vogliono mai più sopportare. Tra cui:
- avere paura di uscire quando cala il buio
- avere paura di un marito geloso
- non poter indossare un vestito corto su un mezzo pubblico
- avere paura di essere molestata in metropolitana
- sentir dire di essere state molestate perché si indossava un abito corto
- essere licenziata perché si voleva avere un figlio
- non trovare lavoro perché si è troppo giovani o troppo vecchie
- vedere le donne costantemente rappresentate come veline o come escort
- essere considerata intelligente quindi pericolosa
- essere considerata bella quindi stupida
La CPO si chiede: com’è possibile non avere più queste paure? Le donne hanno davvero raggiunto la parità di genere? Perché ancora oggi le donne non riescono ad emergere per quello che sanno fare ed essere per davvero? Dove stanno le cause di tutta questa violenza? Ed infine, perché la forza delle donne non sembra essere sufficiente a contrastare quella degli uomini?

La CPO di Fossano sta in parte cercando di dare il suo contributo a riguardo, e con il patrocinio della Provincia di Cuneo ha in atto un Progetto di prevenzione – sensibilizzazione alla violenza alle donne destinato ai ragazzi e ragazze delle scuole superiori cittadine, con l’obiettivo di avvicinare la giovane popolazione al problema e di iniziare un percorso di educazione al rispetto nelle relazioni affettive.

Ma è necessaria la sensibilizzazione di tutti, donne e uomini, giovani e meno giovani a questo fenomeno diffuso da sempre.

venerdì 5 novembre 2010

“La relazione violenta. Paradigma della relazione tra i sessi?”


Fedele ad un percorso che da alcuni anni la vede impegnata sul tema della violenza contro le donne, affinchè non si abbassi l’attenzione pubblica su questo fenomeno, la CPO propone il 12 novembre 2010 alle 20,45 nella Sala Polivalente del Castello una serata di confronto e riflessione con due donne speciali.
La D.ssa Ferdinanda Vigliani è tra le fondatrici del “Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile” di Torino, di cui è stata Presidente dal 2004 al 2008 e nel quale è tutt’ora attiva.
La sua esperienza e i suoi interessi spaziano dal campo teatrale a quello televisivo nei quali ha lavorato per anni. E’ stata impegnata nella politica e negli studi della donna fin dagli anni ’70: ha pubblicato libri, saggi critici, curato guide, condotto corsi e seminari.
Nella serata fossanese ci propone una comunicazione intitolata “La relazione violenta. Paradigma della relazione tra i sessi?” in cui si alternano proiezioni di slides e momenti di interazione e discussione con il pubblico.
Ospite della città di Fossano e della serata stessa la sig.ra Suraya Pakzad, afghana di Herat, città in cui è presente un contingente del Corpo degli Alpini di Fossano, impegnati in attività a favore delle donne, soprattutto nelle carceri femminili, e grazie ai quali la sig.ra Pakzad potrà essere qui con noi.
Suraya è un’attivista femminista afghana, lotta per la libertà delle donne del suo Paese, esponendo sé stessa e i suoi figli a seri rischi.
Attualmente guida un progetto finanziato dall’Unione Europea per formare nel suo Paese donne che possano ricoprire ruoli di responsabilità istituzionale.
Il Time l’ha dichiarata una delle 100 donne più influenti del mondo.
Questa serata inoltre dà idealmente il via a un doppio percorso che la CPO affronta nelle Scuole Secondarie Superiori cittadine grazie al finanziamento della Provincia di Cuneo di un progetto del Comune di Fossano.
Un corso di prevenzione e sensibilizzazione sul tema della violenza alle donne rivolto a ragazze e ragazzi, tenuto da due bravi psicologi: la D.ssa Monica Marro e il Dr. Luca Burdisso, prende l’avvio sabato 13 novembre e prosegue per più incontri.
Il prossimo anno, dal 13 gennaio fino al 28 aprile, si terrà poi un corso di autodifesa, rivolto in particolare alle studentesse, gestito dai maestri del Club Autonomo Difesa Personale Jiu Jiutzu di Fossano.
I Dirigenti delle Scuole Superiori Fossanesi hanno risposto e aderito con entusiasmo a questa iniziativa perché concordi con la CPO nel credere che la “non cultura” della violenza, in particolare contro le donne, potrà essere sconfitta se a cambiare saranno gli uomini e le donne di domani.