Oggi, 25 novembre, data scelta dall'Assemblea Generale dell'ONU, è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Con questa giornata si vuole ricordare il brutale assassinio avvenuto nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
La violenza nei confronti delle donne ad oggi è ancora un fenomeno troppo diffuso.
Qualche giorno fa in tv è stato letto un elenco scritto da una ragazzi di 22 anni di Milano, a proposito delle cose che le donne non vogliono mai più sopportare. Tra cui:
- avere paura di uscire quando cala il buio
- avere paura di un marito geloso
- non poter indossare un vestito corto su un mezzo pubblico
- avere paura di essere molestata in metropolitana
- sentir dire di essere state molestate perché si indossava un abito corto
- essere licenziata perché si voleva avere un figlio
- non trovare lavoro perché si è troppo giovani o troppo vecchie
- vedere le donne costantemente rappresentate come veline o come escort
- essere considerata intelligente quindi pericolosa
- essere considerata bella quindi stupida
La CPO si chiede: com’è possibile non avere più queste paure? Le donne hanno davvero raggiunto la parità di genere? Perché ancora oggi le donne non riescono ad emergere per quello che sanno fare ed essere per davvero? Dove stanno le cause di tutta questa violenza? Ed infine, perché la forza delle donne non sembra essere sufficiente a contrastare quella degli uomini?
La CPO di Fossano sta in parte cercando di dare il suo contributo a riguardo, e con il patrocinio della Provincia di Cuneo ha in atto un Progetto di prevenzione – sensibilizzazione alla violenza alle donne destinato ai ragazzi e ragazze delle scuole superiori cittadine, con l’obiettivo di avvicinare la giovane popolazione al problema e di iniziare un percorso di educazione al rispetto nelle relazioni affettive.
Ma è necessaria la sensibilizzazione di tutti, donne e uomini, giovani e meno giovani a questo fenomeno diffuso da sempre.
Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
La violenza nei confronti delle donne ad oggi è ancora un fenomeno troppo diffuso.
Qualche giorno fa in tv è stato letto un elenco scritto da una ragazzi di 22 anni di Milano, a proposito delle cose che le donne non vogliono mai più sopportare. Tra cui:
- avere paura di uscire quando cala il buio
- avere paura di un marito geloso
- non poter indossare un vestito corto su un mezzo pubblico
- avere paura di essere molestata in metropolitana
- sentir dire di essere state molestate perché si indossava un abito corto
- essere licenziata perché si voleva avere un figlio
- non trovare lavoro perché si è troppo giovani o troppo vecchie
- vedere le donne costantemente rappresentate come veline o come escort
- essere considerata intelligente quindi pericolosa
- essere considerata bella quindi stupida
La CPO si chiede: com’è possibile non avere più queste paure? Le donne hanno davvero raggiunto la parità di genere? Perché ancora oggi le donne non riescono ad emergere per quello che sanno fare ed essere per davvero? Dove stanno le cause di tutta questa violenza? Ed infine, perché la forza delle donne non sembra essere sufficiente a contrastare quella degli uomini?
La CPO di Fossano sta in parte cercando di dare il suo contributo a riguardo, e con il patrocinio della Provincia di Cuneo ha in atto un Progetto di prevenzione – sensibilizzazione alla violenza alle donne destinato ai ragazzi e ragazze delle scuole superiori cittadine, con l’obiettivo di avvicinare la giovane popolazione al problema e di iniziare un percorso di educazione al rispetto nelle relazioni affettive.
Ma è necessaria la sensibilizzazione di tutti, donne e uomini, giovani e meno giovani a questo fenomeno diffuso da sempre.
Le domande che vengono poste in questo pezzo sulla giornata del 25/11 sono cruciali,le risposte sono difficili da trovare.Ne tento alcune:la lotta delle donne per i propri diritti è tutto sommato recente e di strada da fare ce n'è ancora tanta;le donne devono essere unite e devono essere tante a far sentire la propria voce,la storia insegna che quando ciò è avvenuto risultati si sono visti.Oggi purtroppo non è così ma ci sono nell'aria segnali di cambiamento!
RispondiEliminaLa violenza degli uomini nei confronti delle donne ha radici così lontane che potrà cessare forse solo quando saranno gli uomini stessi a fare proprio questo problema e cercare di capirne le motivazioni.